Una rappresentazione al femminile dell’Otello di Shakespeare

Qual è l’eredità culturale di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/01/anche-la-firma-di-shakespeare-nel-patrimonio-dellumanita-unesco">William Shakespeare</a>? E cosa trasmette il suo teatro al pubblico contemporaneo? Una risposta molto originale arriva dal documentario She, Othello, in onda su Sky Arte domenica 9 novembre, dedicato a un progetto intrigante: la messa in scena dell’<a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/06/otello-royal-opera-house-londra-cinema">Otello</a> a opera di SWAN (acronimo di Shakespeare Women Acting Nucleus, vale a dire "Nucleo Di Recitazione Femminile di Shakespeare"), l'unica compagnia di questo genere interamente al femminile attiva nel nostro Paese.
Partendo dal <a href="https://arte.sky.it/news/2022/first-folio-shakespeare-asta-sothebys">First Folio</a>, la prima raccolta (quasi) integrale di tragedie, commedie e storie scritte dal Bardo, la pellicola mira a evidenziare come il fascino di questi lavori teatrali sopravviva immutato ai giorni nostri, consentendo anche una loro attualizzazione.
La ricerca del documentario segue due filoni di indagine distinti ma complementari. All’approccio puramente accademico, curato da studiosi di storia del teatro che analizzano la genesi del testo dell’Otello e il suo inserimento nell’opera omnia di Shakespeare, si somma il racconto della produzione teatrale dell’opera a cura della compagnia SWAN, fondata nell’ambito dell’Accademia Teatrale Lorenzo Da Ponte di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.
Un’analisi tanto articolata non può che partire da una solida base scientifica, ma il progetto scenico dell’Otello ha un valore più espressivo che filologico e dimostra come, a distanza di oltre 400 anni dalla loro stesura, le opere teatrali di William Shakespeare abbiano mantenuto intatta la loro incredibile influenza.

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Una rappresentazione al femminile dell’Otello di Shakespeare | Sky Arte

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Il documentario che si interroga sul futuro del teatro

Nel cuore del nuovo Bosco dello Sport di Tessera, a pochi passi da Mestre, sta prendendo forma un’infrastruttura destinata a segnare una svolta per lo sport veneziano e per l’intero territorio metropolitano. Si tratta del nuovo stadio cittadino, un impianto da 18.500 posti progettato per ospitare partite di Serie A, incontri di rugby e grandi eventi live come concerti. Il nuovo polo – la cui progettazione è affidata agli studi Maffeis Engineering e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/stadio-calcio-casablanca-marocco" target="_blank">Populous</a> – è immerso in un’area di 116 ettari dedicata a sport, educazione e benessere, e punta a diventare un punto di riferimento per la comunità locale e internazionale.
<h2>IN COSTRUZIONE IL NUOVO STADIO DI VENEZIA</h2>
Il progetto architettonico trae ispirazione dal paesaggio e dal contesto architettonico dell’entroterra veneziano. La facciata è caratterizzata da un ritmo di elementi verticali che evocano le facciate dei palazzi storici, conferendo al complesso un aspetto leggero, arioso e permeabile allo sguardo. All’interno, la cavea si sviluppa su tre lati – sud, est e nord – con una conformazione compatta che avvicina il pubblico al campo da gioco, creando un’atmosfera intensa e avvolgente. La tribuna ovest ospiterà aree VIP con servizi premium, mentre una galleria coperta a 360 gradi offrirà spazi dedicati alla tifoseria locale, punti ristoro e viste panoramiche sul paesaggio naturale. Il podio a mezzaluna, che integra parcheggi e servizi, contribuisce a inserire lo stadio nel contesto del Bosco come un padiglione contemporaneo immerso nel verde.
<h2>A VENEZIA UN NUOVO IMPIANTO PER SPORT ED EVENTI</h2>
Oltre a essere uno stadio moderno e performante, l’impianto è pensato come luogo di comunità ed è in realizzazione nei pressi di un'esistente arena e del centro sportivo. “Il nuovo stadio sarà l’infrastruttura sportiva che la città merita”, ha dichiarato Silvia Prandelli di Populous, “un impianto innovativo, immerso nella natura del Bosco dello Sport, capace di offrire un’esperienza unica ai tifosi e di diventare un punto di riferimento per gli sportivi e per tutta la comunità locale e internazionale”. Dal canto suo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha dichiarato: “Questo progetto rappresenta anche una questione personale: la mia generazione non ha mai avuto impianti come questi. (...) La posa di questa prima pietra è dedicata ai cittadini della Città metropolitana di Venezia, ai tifosi, agli appassionati di sport, e in particolare ai nostri bambini."
;[Immagine in apertura: Venezia Stadium street view. Credit Populous]

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