Anche nel 2026 Palazzo Te ospiterà interventi di restauro

È stato annunciato il nuovo progetto di restauro conservativo all’interno di <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/installazione-isaac-julien-palazzo-te-mantova" target="_blank">Palazzo Te</a>, a Mantova. Per la primavera del 2026 è infatti atteso il via agli interventi di recupero di due sale del capolavoro realizzato da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/giulio-romano-mantova-mostre">Giulio Romano</a>, tra i massimi esponenti del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/manierismo-arte-piu-pazza-mondo-programmi-tv-7-agosto">Manierismo</a>. La nuova fase di lavori interesserà lo splendido Appartamento del Giardino Segreto, una delle sezioni della villa più amate dal suo fondatore, Federico II Gonzaga.
Le operazioni riguarderanno in particolare due ambienti affrescati: il Camerino degli Uccelli e la Camera Grande, entrambi al momento considerati inagibili e dunque chiusi al pubblico. L’iniziativa rappresenta il nuovo capitolo dell’ambizioso piano di conservazione lanciato dalla Fondazione Palazzo Te nel 2025, in occasione del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/500-anni-palazzo-te-mantova" target="_blank">500esimo anniversario</a> dell’avvio del cantiere dello storico edificio mantovano.
<h2>IL RECUPERO DELL’APPARTAMENTO DEL GIARDINO SEGRETO DI PALAZZO TE</h2>
Il restauro conservativo in programma nel corso dei prossimi mesi si concentrerà sugli intonaci e sugli affreschi delle due camere di Palazzo Te. A tale scopo, è stata siglata una nuova partnership con gli Istituti Santa Paola, importante centro formativo con sede proprio a Mantova. Nell’ambito della prima fase, gli studenti della scuola di restauro si dedicheranno al Camerino degli Uccelli, la cui volta di forma ellittica è costellata da cornici con rilievi in stucco.
L’annuncio del nuovo piano di interventi arriva in chiusura di un anno particolarmente intenso per la villa mantovana. Tra le numerose celebrazioni e i progetti legati all’iniziativa Palazzo Te. Cinquecento anni di creatività, spiccano indubbiamente il restauro conservativo eseguito sul soffitto della <a href="https://arte.sky.it/news/2025/restauro-camera-amore-psiche-palazzo-te-mantova" target="_blank">Camera di Amore e Psiche</a>, considerata uno dei capolavori assoluti di Giulio Romano. Le operazioni, durate oltre tre mesi, hanno riportato alla luce colori e dettagli della volta affrescata, restituendo alla comunità uno dei gioielli dell’arte italiana del XVI secolo.
<h2>AL VIA IN PRIMAVERA IL NUOVO CANTIERE TRA GLI AFFRESCHI DI GIULIO ROMANO</h2>
L’intesa siglata dalla Fondazione Palazzo Te e dagli Istituti Santa Paola è stata studiata per offrire ai giovani tirocinanti l’occasione di prendere parte a un’importante opera di restauro e conservazione. Oltre alle finalità formative, tanto teoriche quanto pratiche, l’accordo prevede che ogni intervento sia preventivamente concordato e autorizzato dalla soprintendenza competente, e che avvenga sotto la costante supervisione del docente responsabile incaricato. Il presidente della fondazione, Giovanni Pasetti, ha voluto rimarcare l'importanza della nuova partnership, che consentirà di riportare alla luce ogni prezioso dettaglio delle “ultime due sale monumentali mai sottoposte a un intervento organico”.
[Immagine in apertura: ® Fondazione Palazzo Te]

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I suoni della Valtellina diventano opere sonore

Inaugureranno il 23 e 24 gennaio 2026 le nuove affascinanti opere di sound art realizzate dall'artista multidisciplinare <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/installazione-yuval-avital-san-floro-catanzaro" target="_blank">Yuval Avital</a> nel cuore della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/07/arte-contemporanea-rassegna-paesaggi-valtellina-tirano" target="_blank">Valtellina</a>. Il suo ultimo progetto, intitolato Mountain Echoes, punta a trasformare i suoni e le voci dei territori alpini della Lombardia in installazioni d’arte contemporanea.
L’iniziativa rientra nel programma dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostre-milano-olimpiadi-invernali-2026" target="_blank">Olimpiade Culturale</a>, promossa dalla Fondazione Milano Cortina 2026 in occasione dei prossimi giochi olimpici invernali. Obiettivo dell’originale intervento artistico è trovare un punto di contatto tra l’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-arte-relazionale-maxxi-roma" target="_blank">arte relazionale</a> e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale della Valtellina. I suoni registrati da Avital nel corso degli ultimi mesi daranno così forma a un affascinante racconto inedito, trasmesso da tre sculture antropomorfe dislocate tra le valli e l’alta montagna.
<h2>LE TRE NUOVE SCULTURE CHE DIFFONDONO I SUONI DELLA VALTELLINA</h2>
Il progetto dell’artista, israeliano di nascita e residente in Italia da oltre venti anni, ha richiesto una lunga fase di preparazione. Dallo scorso mese di ottobre, infatti, Yuval Avital ha girato tra boschi, vallate e borghi della Valtellina, registrando centinaia di voci umane, suoni ambientali e rumori prodotti dagli artigiani locali. Una vera e propria mappa sonora di un territorio in cui le tradizioni seguono ancora il ritmo della montagna.
Parallelamente all’opera di documentazione acustica, l’artista ha creato tre grandi sculture antropomorfe, realizzate attraverso l’impiego di tessuti pregiati prodotti a livello locale. Tali materiali sono stati quindi trattati con una speciale resina, prima di modellarli nelle sculture finali, al cui interno sono stati installati gli altoparlanti che ritrasmettono i suoni registrati. Le installazioni rappresentano così un archivio sempre accessibile, al cui interno sono custodite le prove della presenza umana in un ambiente naturale tutto da scoprire.
<h2>L’OPERA D’ARTE SONORA PER “MILANO CORTINA 2026”</h2>
Il progetto Mountain Echoes sarà presentato come un percorso diffuso che coinvolgerà tre comuni della Valtellina: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/castello-storie-montagna-sondrio-studio-azzurro" target="_blank">Sondrio</a>, Bormio (sede di numerosi appuntamenti sportivi di Milano Cortina 2026) e Tirano, il borgo da cui parte il celebre Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO dal 2008. Questo speciale itinerario artistico esalta la ricchezza culturale e naturale delle valli e delle Alpi Retiche e <a href="https://arte.sky.it/news/2023/mostra-alpi-orobie-accademia-carrara-bergamo" target="_blank">Orobie</a> che le racchiudono. 
L’opera di valorizzazione del territorio mira inoltre a portare la bellezza della Valtellina anche al di fuori dei confini locali, coinvolgendo il pubblico internazionale in un’esperienza artistica inclusiva. A tale scopo, le tre installazioni saranno trasferite nella città di Milano a partire dalla prossima primavera, con l’idea di diffondere anche nel cuore della metropoli quei suoni e quelle voci della montagna che “non sono solo paesaggio acustico, ma identità”, come sottolineato dallo stesso Yuval Avital.
[Immagine in apertura: Making of - Mountain Echoes - Val Madre, Parco delle Orobie Valtellinesi]

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