Al cinema nel museo. Succede al Reina Sofía di Madrid

<p>Nel centro di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/bowman-hal-solo-madrid-william-mackinnon" target="_blank">Madrid</a> ha inaugurato da pochi giorni un nuovo cinema, creato all’interno del <a href="https://arte.sky.it/news/2020/mostra-mondrian-de-stijl-madrid-museo-reina-sofia" target="_blank">Reina Sofía</a>, il museo nazionale dedicato all’arte moderna e contemporanea. Lo spazio è stato allestito intervenendo nell’ambiente dell’ex auditorium del polo culturale madrileno, realizzato nel 1987 da Gabriel Mora e Jaume Bach. Proprio il grande architetto spagnolo, in collaborazione con lo <a href="https://arte.sky.it/news/2023/museo-alvar-aalto-finlandia" target="_blank">studio BACH</a> fondato dal figlio Eugeni con sua moglie Anna, ha curato la ristrutturazione dello spazio, situato all’interno dell'edificio Sabatini del Reina Sofía.</p>
<p>L'obiettivo principale dell’intervento è stata la conversione del volume inizialmente adibito alle conferenze in una sala dotata di tutti i sistemi di proiezione adatti ai moderni formati cinematografici. Attraverso l’ambizioso progetto si è quindi provveduto a ridisegnare l’area di ingresso e quella dei posti a sedere, installando un innovativo sistema di riproduzione audio e video, nonché migliorando l’acustica complessiva dell’ambiente. L’opera di riqualificazione punta così a dare la giusta rilevanza alla settima arte nell’ambito di uno dei principali centri museali d’Europa.</p>
<h2>A MADRID UN EX AUDITORIUM MUSEALE DIVENTA CINEMA</h2>
<p>Il nuovo spazio del Reina Sofía è stato pensato come un’evoluzione del precedente auditorium, al fine di conservare il carattere geometrico che contraddistingueva il progetto originale. A tale scopo, sono stati preservati gli elementi più riconoscibili della preesistenza, come la sala di proiezione triangolare che divide l’ingresso, e un secondo triangolo, sospeso sopra il palco, che ora funge da schermo acustico dietro cui si trovano gli altoparlanti centrali.</p>
<p>Le modifiche principali hanno invece interessato l’area dei posti a sedere, la cui pendenza è stata incrementata per migliorare la visibilità dello schermo. Sono state inoltre rimosse le vecchie cabine per traduttori simultanei, rese obsolete dall’avanzamento tecnologico. È stato infine aggiunto all’entrata un nuovo elemento di forma triangolare, che riflette le linee geometriche della stanza di proiezione, contribuendo a indirizzare il pubblico verso il fondo della sala.</p>
<h2>IL PROGETTO DEL NUOVO CINEMA NEL REINA SOFÍA</h2>
<p>Anche l’attento uso dei colori riveste un ruolo fondamentale nel design del nuovo cinema. Così la grande volta si caratterizza per il suo blu intenso, che richiama l’immagine di un cielo stellato sotto cui prendere parte agli eventi, mentre il pavimento e le superfici dell’atrio sono di colore rosso, in omaggio all'iconosgrafia degli spazi teatrali e cinematografici tradizionali.</p>
<p>L’accurata combinazione di linee geometriche e toni cromatici rende il nuovo cinema del Museo Nacional Centro de Arte di Madrid uno spazio in cui le scelte architettoniche contribuiscono a creare un’atmosfera unica. Tale sensazione è accentuata dalle tende di velluto – rigorosamente rosso – che celano l’accesso alla sala, la cui presenza richiama l’immaginario cinematografico di artisti come <a href="https://arte.sky.it/news/2021/film-fumetto-salvador-dali-luis-bunuel" target="_blank">Luis Buñuel</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2025/morte-regista-david-lynch" target="_blank">David Lynch</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/a-milano-i-film-di-pedro-almodovar-e-quelli-scelti-da-pedro-almodovar" target="_blank">Pedro Almodóvar</a>.</p>
<p>[Immagine in apertura: photo Eugeni Bach]</p>


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Eletti gli stadi più belli del mondo per il 2025

<p>Il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/prix-versailles-stazioni-2025" target="_blank">Prix Versailles</a> torna a far parlare di sé annunciando la lista delle arene più belle al mondo del 2025, un compendio di architetture in cui lo sport diventa "racconto culturale" e riflettee nuove visioni urbanistiche. Non funzionali "contenitori di competizioni", ma luoghi pubblici concepiti con l'ambizione di modellare legami, identità e futuri condivisi: lo ricorda Jérôme Gouadain, Segretario Generale del riconoscimento, sottolineando come queste strutture “<i>investano sul futuro</i>”, favorendo “<i>legami intergenerazionali, scambi internazionali e interazioni locali</i>”. L’arena contemporanea, infatti, deve accogliere, ispirare, integrarsi nel territorio e rispecchiare le aspirazioni di chi la vive. Il prossimo 4 dicembre, tre di queste arene riceveranno i prestigiosi World Titles.</p>
<h2>DALLA CINA ALLA FRANCIA: LE ARENE PIÙ BELLE DEL MONDO</h2>
<p>La lista offre un viaggio entusiasmante tra architetture visionarie. A Xi’an, il Centro Internazionale di Calcio progettato da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/zaha-hadid-architects-polo-culturale-cina" target="_blank">Zaha Hadid Architects</a> è un tempio sportivo da 60.000 posti, ma anche un paesaggio urbano vivo, permeabile, pensato per essere vissuto ogni giorno. A Monaco di Baviera, in Germania, SAP Garden reinterpreta l’eredità olimpica con versatilità e delicatezza paesaggistica, trasformando una grande arena in un luogo in sintonia con il parco circostante. E ancora, a Chartres, in Francia, Le Colisée incarna un dialogo raffinato con la cattedrale gotica, radicandosi nel cuore della città grazie a un impianto semi-ipogeo e a una promenade verde aperta a tutti. In Giappone, l’eleganza silenziosa dell’Anabuki Arena Kagawa, disegnata da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/museo-biblioteca-sanaa-taiwan" target="_blank">SANAA</a>, dissolve i confini tra interno ed esterno con tre palestre senza pareti, unite da un tetto ondulato che riproduce il profilo delle isole nel <a href="https://arte.sky.it/news/2024/museo-arte-contemporanea-tadao-ando-giappone" target="_blank">Mare Interno di Seto.</a></p>
<h2>LO STADIO CONTEMPORANEO COME LUOGO DELLA COMUNITÀ</h2>
<p>Ci approda oltreoceano per scoprire due monumentali architetture statunitensi: a New Orleans, il rinnovato Caesars Superdome – sopravvissuto agli uragani e ai decenni – ritrova splendore grazie al progetto di Trahan Architects, che ne amplifica la spazialità interna e introduce ingressi monumentali inondati di luce, mantenendo intatto il carattere iconico della grande cupola. A Inglewood, invece, Intuit Dome ipotizza un futuro intriso di tecnologia ed energia partecipativa: un’arena che celebra il basket come esperienza immersiva, arricchita da opere d’arte, soluzioni digitali e spazi pensati per coinvolgere ogni tipo di pubblico. Osservando queste sei opere nel loro insieme, emerge una tendenza comune: le arene come nuovi civici catalizzatori, spazi di incontro che superano le discipline sportive per diventare simboli di comunità, estetica e identità. </p>
<p>[Immagine in apertura: Xi'an International Football Centre © Hufton + Crow]</p>


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