La call per musicisti dedicata a Lucio Dalla

A Bologna torna CIAO Contest, la chiamata nazionale dedicata ai nuovi talenti che vogliono lasciare il proprio segno nella scena italiana; un concorso nel segno di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/33-giri-italian-masters-lucio-dalla-programmi-tv-4-marzo">Lucio Dalla</a>, visionario cantautore capace più di chiunque altro di intuire “la musica di domani”.
Parte integrante della quarta edizione dell'evento CIAO – Rassegna Lucio Dalla, con la direzione artistica di Massimo Bonelli e promosso dalla Fondazione Lucio Dalla, la vetrina premia qualità, originalità e apertura mentale: valori che hanno reso immortale l’artista bolognese e che guidano la selezione dei nuovi protagonisti della musica italiana. 
<h2>IL CONTEST MUSICALE CHE OMAGGIA LUCIO DALLA</h2>
Il regolamento del CIAO Contest 2026 è pensato per offrire pari opportunità a qualunque progetto artistico, senza limiti di genere e con un’unica condizione imprescindibile: niente cover, solo musica originale. Le iscrizioni saranno aperte fino al 14 dicembre sul <a href="https://ciaoluciodalla.it/" target="_blank">sito ufficiale</a>, dove ogni candidato dovrà caricare biografia, foto, link ai propri brani e contatti.
Le categorie sono due: Artista, per chi scrive e interpreta le proprie canzoni, e Producer, per chi propone un brano interamente arrangiato da sé. La direzione artistica selezionerà almeno dieci finalisti per sezione, che saranno poi valutati da una giuria di professionisti del settore. Ai vincitori sarà richiesto di esibirsi dal vivo con un repertorio di almeno 15 minuti, e saranno garantiti alloggio e catering nei giorni delle performance. L’organizzazione potrà inoltre assegnare premi speciali, diffondere esibizioni in streaming o TV, e includere i brani in una compilation dedicata.
<h2>COME PARTECIPARE AL CONTEST</h2>
Per partecipare basta preparare il proprio materiale, scegliere il brano da presentare e compilare il form sul sito ufficiale durante il periodo di apertura delle iscrizioni. È fondamentale assicurarsi che tutti i link forniti siano pubblici e ospitati su YouTube, SoundCloud o Spotify, e che i contenuti rispettino i requisiti richiesti, soprattutto in termini di originalità e rispetto dei temi sensibili. Una volta inviata la candidatura, non resta che attendere la pre-selezione e, in caso di accesso alla fase successiva, prepararsi alla possibilità di calcare un palco prestigioso e partecipare a un’esperienza che ha già valorizzato artisti come Brunori Sas, Calcutta, Cremonini, Colapesce, Dimartino, Madame e molti altri. 
[Immagine in apertura: foto di Matthias Wagner su Unsplash]

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Prima diffusa del Teatro alla Scala: a Milano oltre 60 eventi

I grandi miti del jazz in versione illustrata

A Cagliari la prima grande mostra dedicata ad Antonio Ligabue

Ha aperto i battenti lo scorso 28 novembre Antonio Ligabue. La grande mostra, allestita presso il <a href="https://arte.sky.it/news/2025/letizia-battaglia-senza-fine-mostra-cagliari" target="_blank">Palazzo di Città</a> di Cagliari. Si tratta del primo evento espositivo che la Sardegna abbia mai dedicato a uno dei pittori più intensi e peculiari del Novecento italiano. La retrospettiva (in programma fino al prossimo 7 giugno) presenta sessanta oli e disegni che offrono una panoramica completa della produzione artistica di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-antonio-ligabue-bologna" target="_blank">Antonio Ligabue</a>. 
Tra i lavori raccolti nella sede dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/mostra-collezione-musei-civici-cagliari-68" target="_blank">Musei Civici</a> cagliaritani spiccano i capolavori più noti del pittore - svizzero di nascita, ma emiliano d’adozione -, inclusi molti dei suoi celebri autoritratti, nonché alcune opere raramente esposte prima. 
Obiettivo della mostra, curata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/antonio-ligabue-luomo-e-il-pittore-a-padova" target="_blank">Francesco Negri</a> e <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/chagall-palazzo-diamanti-ferrara" target="_blank">Francesca Villanti</a>, è ripercorrere la carriera creativa di Ligabue. A tale scopo, il percorso espositivo segue una suddivisione cronologica in tre fasi, portando alla luce i temi e l’evoluzione stilistica di un’arte che continua ad affascinare il pubblico anche a sei decenni dalla scomparsa del pittore.
<h2>ESPOSTE IN SARDEGNA 60 OPERE DI LIGABUE</h2>
Il viaggio nell’universo artistico di Antonio Ligabue è accompagnato dai soggetti che hanno contraddistinto quasi tutta la sua carriera. Tra questi spiccano gli <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/03/a-pavia-il-bestiario-di-antonio-ligabue" target="_blank">animali selvaggi</a>, come tigri, leoni e leopardi, interpretati come una diretta espressione dell’energia istintiva dello stesso artista. Alle fiere più esotiche si contrappongono altri soggetti animali molto amati dal pittore emiliano: i cani, i cavalli e gli animali da cortile, spesso ritratti in scene di vita rurale o in contesti particolari, come nel caso di due oli su tavola presenti in mostra, intitolati Aratura e Circo all’aperto.
Una parte importante dell'esposizione è poi dedicata poi agli autoritratti, un genere di rappresentazione che offriva all’artista l’occasione di esprimere la propria personalità travagliata. Proprio questi tratti di grande e istintiva autenticità hanno contribuito a portare l’opera di Ligabue sulla scena dell’arte italiana del dopoguerra. Pur condividendo molti tratti fondamentali con l’esperienza dell’<a href="https://arte.sky.it/news/2025/antonio-ligabue-mostra-lecco-palazzo-paure" target="_blank">Art Brut</a>, teorizzata in quegli stessi anni da <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-art-brut-jean-dubuffet-mudec-milano" target="_blank">Jean Dubuffet</a>, l’evoluzione stilistica dell’artista italiano rappresenta a tutti gli effetti un unicum assoluto per spontaneità e potenza espressiva.
<h2>L’ESPRESSIONE ARTISTICA COME STRUMENTO DI RISCATTO SOCIALE</h2>
La retrospettiva al Palazzo di Città porta sotto i riflettori i capolavori di un pittore amato come Ligabue anche per invitare il pubblico a riflettere sul potere dell’arte come strumento di consapevolezza e liberazione. La tormentata biografia dell’artista, che per tutta la vita lottò con problemi di salute mentale e il conseguente isolamento, può essere oggi letta come una storia di riscatto culturale e sociale.
Proprio attraverso la pittura, Ligabue seppe trovare una via per esprimere la propria interiorità e affrancarsi da una condizione problematica. La mostra monografica si propone quindi di raccontare anche il progressivo riconoscimento delle sue opere agli occhi della critica e del pubblico, sottolineando al tempo stesso la profonda attualità del suo linguaggio artistico.
[Immagine in apertura: Antonio Ligabue, Autoritratto con berretto da motociclista, s.d. Olio su tavola di faesite, cm 80x70, (1954- 1955). Collezione privata]

Segui su Sky Arte A Cagliari la prima grande mostra dedicata ad Antonio Ligabue

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