La collezione personale di fiori essiccati di Emily Dickinson, grande amante della botanica, è finalmente ammirabile online. Il progetto di digitalizzazione dell’Università di Harvard getta nuova luce sulle passioni e sulla sensibilità poetica di una delle più grandi scrittrici dell’Ottocento.

Oggi considerata una delle più geniali menti dell’Ottocento, la poetessa Emily Dickinson fu riscoperta dalla critica soltanto diversi anni dopo la sua scomparsa, non prima degli anni Venti del secolo scorso. Oltre che per la poesia, Dickinson aveva una grande passione per la botanica, le piante e per la loro catalogazione: finalmente, l’Università di Harvard ha reso disponibile online il suo erbario personale.LA PASSIONE DI EMILY DICKINSON PER I FIORII fiori sono un elemento fondamentale per comprendere pienamente la poetica della Dickinson: basti pensare che sono i protagonisti di circa un terzo dei suoi componimenti. Entusiasta giardiniera fin da giovane, la poetessa inizia a compilare un proprio erbario (un libro che raccoglie diverse specie di fiori e piante essiccate) già dai 14 anni. Conservato sugli scaffali della Houghton Library dell’Università di Harvard, il catalogo contiene tutt’oggi i 424 esemplari botanici raccolti dalla Dickinson oltre 180 anni fa. Sfortunatamente, a causa della sua fragilità, il libro non è mai stato consultabile liberamente. Almeno fino a oggi.L'ERBARIO "VIRTUALE" DI EMILY DICKINSONPer restituirlo al pubblico, l'istituzione americana ha infatti pensato di digitalizzare e rendere disponibile gratuitamente online l'intero volume. Accedendo all'apposita piattaforma, le 66 pagine che compongono l'opera diventano fruibili nei minimi dettagli e ad altissima definizione, consentendo a chiunque di entrare nel mondo privato della poetessa e di comprendere profondamente il suo animo e le sue passioni.[Immagine in apertura: foto di Lucas George Wendt su Unplash]
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