A 100 anni dalla fondazione della Pinacoteca di Rimini, il Museo della Città festeggia con un nuovo allestimento che, oltre a dotarsi di un rinnovato sistema di illuminazione e di nuove tecnologie multimediali, restituisce al pubblico capolavori e manufatti datati dall’Alto Medioevo al Quattrocento.


Ben quattordici nuove sezioni tematiche, quattro stazioni multimediali e più di 170 opere tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche: nel centenario dell’istituzione della sua Pinacoteca, un tempo ospitata presso l’ex convento di San Francesco, il Museo della Città “L. Tonini” di Rimini festeggia con un nuovo allestimento della sezione dall'Alto Medioevo al Quattrocento.IL NUOVO ALLESTIMENTO DEL MUSEO DELLA CITTÀ DI RIMINII lavori di riqualificazione del percorso di visita hanno previsto l’aggiornamento dell’illuminazione e l’integrazione di sistemi museologici all’avanguardia. Il nuovo assetto porta il visitatore alla scoperta delle chiese paleocristiane del territorio, della Rimini della Pentapoli e di quella Comunale, della grande stagione del Trecento fino al Quattrocento "malatestiano". E lo fa attraverso un racconto tematico e cronologico coinvolgente, che torna a far rivivere le vicende, i luoghi, i personaggi e i protagonisti della Rimini che fu. “Questo rinnovamento”, commenta il direttore dei Musei Giovanni Sassu, “sposa le esigenze filologiche tipiche delle collezioni civiche con la dimensione narrativa che è peculiare dei moderni spazi espositivi, riqualificando la percezione attraverso la luce e promuovendo la conoscenza attraverso un uso non invasivo della multimedialità. Un Museo che si fa meno enigmatico, quindi, e che diventa più eloquente ripartendo dai tesori del Tre e Quattrocento, ma anche dai meno noti frammenti di un Medioevo tutto da scoprire”.UN VIAGGIO NEL MEDIOEVO CON IL NUOVO PERCORSO ESPOSITIVOGrazie al nuovo itinerario, alcuni manufatti tornano a essere visibili dopo decenni: tra questi troviamo il sarcofago del duca Martino e del figlio Agnello (datati rispettivamente al III e all’VIII secolo), o il Pluteo con croci del VI secolo, proveniente dalla chiesa dei Santi Andrea, Donato e Giustina, ricomposto soltanto oggi dopo le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale. Tra i capolavori della collezione spiccano inoltre i dipinti quattrocenteschi, come la straordinaria Pietà di Giovanni Bellini e la grande tavola del Ghirlandaio, ma anche e il Giudizio Universale di Giovanni da Rimini, esposto in una sala interamente dedicata.[Immagine in apertura: Archivio fotografico dell'ufficio stampa del Comune di Rimini]
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