All’Orangerie della Reggia di Monza e ai Musei Civici, una mostra ripercorre l'arte dell'Ottocento lombardo. Con un immancabile focus sulla scena milanese, la rassegna mette in luce le correnti pittoriche del periodo, dal Romanticismo fino al primo Simbolismo.

Francesco Hayez, Medardo Rosso, Gaetano Previati e Giovanni Segantini: il “secolo lungo” lombardo ha visto nascere alcuni dei principali protagonisti della pittura, dal Romanticismo alla Scapigliatura milanese. Un’ampia retrospettiva, articolata tra l’Orangerie della Reggia di Monza e i Musei Civici, ne ripercorre la storia attraverso cento opere tra dipinti e disegni.L’OTTOCENTO LOMBARDO A MONZAVisitabile fino al prossimo 28 luglio e curata da Simona Bartolena, la mostra 800 Lombardo. Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati porta l’osservatore alla scoperta dei linguaggi visivi e delle principali tendenze pittoriche nella Lombardia dell’Ottocento. Suddiviso in sezioni tematiche, il percorso espositivo approfondisce i movimenti e le inclinazioni iconografiche del periodo, a partire da un immancabile capitolo dedicato al Romanticismo di Francesco Hayez che, come direttore dell’Accademia di Brera, fu capace di lasciare un profondo solco nella produzione artistica di diverse generazioni di pittori milanesi.DA FRANCESCO HAYEZ A GIOVANNI SEGANTINISi passa poi ai vedutisti e ai “prospettici” della prima metà del secolo – Giovanni Migliara, Angelo Inganni e Luigi Bisi –, le cui opere presentano all’osservatore una preziosa testimonianza dell'urbanistica del tempo; si arriva così al Risorgimento e alle scene di genere di Gerolamo e Domenico Induno. Nella seconda metà del secolo spicca invece la personalità visionaria di Giovanni Carnovali detto il Piccio, che influenzerà, tra gli altri, anche Tranquillo Cremona (fondatore, con Daniele Ranzoni e Giuseppe Grandi, del movimento spiccatamente bohémien della Scapigliatura). Il percorso si chiude alle porte del Divisionismo, con alcune meravigliose opere giovanili dai tratti simbolisti firmate da Previati e Segantini.[Immagine in apertura: Emilio Gola, Lavandaie sul Naviglio, 1895, olio su tela, collezione privata. Courtesy Quadreria dell’800 Milano]
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