Una serata dedicata alla danza

Lunedì 29 aprile – dalle ore 21:15

In occasione della Giornata Internazionale della Danza, istituita oltre 40 anni fa dall’Istituto Internazionale del Teatro dell’UNESCO, lunedì 29 aprile Sky Arte propone una speciale programmazione tematica. Un’intera serata dedicata alla danza, ritmata da una ricca selezione di film e documentari che offrono uno sguardo d'insieme sui temi, le storie e i personaggi che hanno definito le moderne arti coreutiche.La serata si apre con Dancer, in onda alle 21:15, un documentario del 2016 che segue la vita di Sergei Polunin, l’enfant terrible del balletto classico, diventato il più giovane primo ballerino del Royal Ballet a 19 anni. La pellicola esplora la sua ascesa alla fama, le lotte personali e familiari, le decisioni controverse e la ricerca di identità e felicità al di là del palcoscenico.Alle 22:45 è la volta di Inspired – Pina Bausch, New York, un film che esplora il legame speciale tra la grande coreografa e ballerina tedesca e la Grande Mela, una città che ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera artistica. A soli 19 anni infatti, Bausch si trasferisce infatti a New York, dove studia alla celebre Juilliard School prima di collaborare con artisti come Paul Taylor e Paul Sanasardo alla Metropolitan Opera.Il documentario Artists In Love – Rudolf Nureyev & Erick Bruhn, in onda alle 23:45, si concentra quindi sulla relazione tra due dei più grandi ballerini del XX secolo, analizzando con maestria gli elementi essenziali di una relazione tormentata e di due vite straordinarie.Alle 00:30, l'episodio Icone Del Costume – Nureyev/Wilde, tratto dalla docu-serie Gli Immortali condotta da Giorgio Porrà, mette in relazione due dei massimi esponenti della cultura occidentale a cavallo fra Ottocento e Novecento: Rudolf Nureyev e Oscar Wilde. Esaminando il loro impatto sulla danza e sulla letteratura, il documentario celebra la loro eredità e il loro stile iconico.La serata si chiude, alle 01:00, con Camera 15 Kiki de Montparnasse «L’Amour Fou». Tratto da Ghost Hotel, la serie condotta da Michela Murgia e dedicata ad alcune grandi figure della cultura del Novecento, il film ripercorre le vicende di Kiki de Montparnasse, musa e artista del movimento surrealista, e il suo legame tormentato e anticonformista con Man Ray.
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